Il termine "frotteurismo" deriva dal verbo francese "frotter", che significa "strofinare".
Sebbene il concetto possa essere associato a un contesto sessuale, il suo significato originale non è limitato a questo ambito.
Il Disturbo Frotteuristico si caratterizza per l’atto di premere, strofinare o sfregare parti del proprio corpo contro una persona non consenziente, la quale spesso non si accorge di quanto accade o non si aspetta che ciò possa avvenire. Il fine di questo comportamento è l’eccitazione sessuale.

Il meccanismo alla base del comportamento frotteuristico è complesso e si intreccia con dinamiche psicologiche legate alla ricerca di piacere sessuale, ma anche alla difficoltà di sviluppare relazioni intime e consensuali con gli altri.
In particolare, il contatto fisico in sé rappresenta la principale fonte di eccitazione, ma la persona che mette in atto il frotteurismo non ha l’intenzione di infliggere violenza o abuso sessuale e spesso cerca di evitare interazioni verbali o visive con la vittima.
Eccitazione fisica come fonte di piacere
L'elemento centrale del comportamento frotteuristico è il contatto fisico con un altro corpo, che diventa una fonte primaria di eccitazione. Per il frotteur, il contatto fisico non è tanto un atto di violenza, ma piuttosto un’esperienza sensoriale che produce gratificazione sessuale.
Il soggetto potrebbe provare piacere nell’incontrare il corpo altrui, senza la necessità di una connessione emotiva o relazionale profonda.
Questo tipo di comportamento si distingue da un abuso sessuale vero e proprio, in quanto non vi è una ricerca di dominanza o di potere sulla vittima, ma un piacere derivante esclusivamente dall'esperienza del contatto fisico.
Evita il contatto visivo e l’interazione verbale
Secondo gli studi di Beller, Garelik e Cooper (1980), i frotteur tendono ad avvicinarsi alle vittime da dietro, evitando sia il contatto visivo che l’interazione verbale.
Questo comportamento può essere visto come una modalità di protezione psicologica per l'individuo, che evita di confrontarsi con le emozioni o le reazioni della vittima.
L’evitamento del contatto visivo e verbale serve a ridurre il rischio di essere scoperti e, allo stesso tempo, a evitare un coinvolgimento emotivo con la vittima. Il frotteur, infatti, sembra preferire il contatto fisico come un atto "anonimo" e privo di implicazioni relazionali, che non lo costringa ad affrontare le difficoltà emotive o affettive legate alla sessualità .
La ricerca del piacere senza conseguenze
Il frotteurismo può essere interpretato anche come un tentativo di ottenere piacere sessuale senza affrontare le complessità psicologiche e relazionali di una vera e propria interazione sessuale. L'individuo come appena detto, non cerca una relazione con la vittima e non desidera un'esperienza sessuale consensuale, ma preferisce l'atto fisico stesso, che rimane, per così dire, "in superficie" e privo di impegni emotivi.
Tuttavia, c'è anche una consapevolezza della possibile vergogna o delle conseguenze legali del comportamento, motivo per cui il frotteur tende ad agire in modo furtivo e a evitare l’interazione con la vittima. Questo potrebbe riflettere un conflitto interiore, dove il desiderio di eccitazione si scontra con la paura di essere scoperti.
Il frotteurismo come coping e disturbi psicosociali
In alcuni casi, il comportamento frotteuristico potrebbe essere visto come una strategia di coping per affrontare ansia, frustrazione sessuale o difficoltà nelle relazioni intime. Persone con difficoltà nell'instaurare relazioni emotive o sessuali più tradizionali potrebbero rifugiarsi in comportamenti come il frotteurismo, dove il contatto fisico rappresenta una forma di gratificazione immediata, ma senza il rischio di un coinvolgimento emotivo o relazionale. Potrebbe esserci anche una componente di disturbo dell'intimità , in cui la persona ha difficoltà ad affrontare l'intimità fisica o emotiva in modo sano e quindi si accontenta di un'esperienza sessuale "unilaterale" e anonima.
La gestione della vergogna e della paura del rifiuto
Il frotteur spesso si muove nell'ombra, evitando il confronto con la vittima per non dover affrontare la vergogna e il potenziale rifiuto. L'interazione visiva o verbale potrebbe significare un'esperienza di "legittimazione" del contatto, portando a una maggiore consapevolezza del carattere non consensuale dell'atto. Evitare il contatto visivo e verbale permette al frotteur di vivere l'esperienza senza confrontarsi con il dolore psicologico che potrebbe derivare dalla consapevolezza del danno fatto alla vittima, e contemporaneamente riduce la possibilità che la vittima reagisca o lo identifichi.
Rinforzo del comportamento
Se il comportamento frotteuristico viene rinforzato, ossia se l'individuo ottiene una gratificazione sessuale dalla ripetizione dell'atto, questo può contribuire alla persistenza del disturbo nel tempo.
La ripetizione del comportamento diventa un modo per far fronte a emozioni difficili da gestire, ma che, a lungo andare, porta alla radicazione del disturbo. La gratificazione immediata che deriva dal contatto fisico contribuisce a mantenere il comportamento, che si intensifica ogni volta che viene messo in atto, malgrado la consapevolezza delle sue implicazioni morali o legali.
Dove si manifesta solitamente ?
Gli episodi di frotteurismo si verificano solitamente in spazi pubblici o affollati, dove l'individuo può compiere l'atto senza essere facilmente individuato.
Questi contesti offrono una serie di opportunità , tra cui:
Trasporti pubblici: I mezzi di trasporto affollati, come autobus, metropolitane o treni, sono luoghi comuni dove si verificano episodi di frotteurismo. L'affollamento rende difficile individuare l'autore dell'atto, e le persone tendono a essere distratte o a non reagire subito, dando così tempo al frotteur di compiere l'atto senza che gli altri se ne accorgano.
Eventi pubblici e concerti: Gli eventi che attirano molte persone, come concerti, festival, fiere o manifestazioni sportive, sono luoghi adatti per chi cerca di mettere in atto il frotteurismo. In queste situazioni, il movimento di masse e la distanza tra le persone offrono al frotteur l'opportunità di avvicinarsi a qualcuno senza destare sospetti.
Centri commerciali e negozi affollati: I luoghi commerciali sono spesso teatro di episodi di frotteurismo, soprattutto in aree affollate come i corridoi, gli spazi vicino agli ascensori o le casse. La folla permette al frotteur di avvicinarsi discretamente e di allontanarsi rapidamente, riducendo il rischio di essere individuato.
Luoghi pubblici e spiagge affollate: Anche in ambienti più aperti come parchi, spiagge o aree di svago, dove le persone sono concentrate in spazi limitati, si possono verificare episodi di frotteurismo. L’individuo può sfruttare la distrazione degli altri, unendosi alla folla per compiere l’atto senza essere riconosciuto.
Luoghi di lavoro o scuole: Sebbene meno comuni rispetto agli altri ambienti, anche luoghi di lavoro o scuole possono essere teatro di atti di frotteurismo, specialmente quando ci sono situazioni di affollamento o un'ambiente lavorativo non ben vigilato. In questi contesti, l'autore potrebbe approfittare della routine quotidiana e dell'interazione fisica casuale tra colleghi o compagni di scuola.
Gli episodi di frotteurismo dunque sono più frequenti in ambienti affollati poiché consentono al frotteur di sfruttare la disattenzione o la non reazione delle vittime e di fondersi nella folla per evitare il rischio di essere scoperti. Questi atti sono generalmente compiuti in modo rapido e, in molti casi, l'autore si allontana rapidamente prima che la vittima possa reagire o avvisare le autorità .
Perché si manifesta ?
Esistono differenti interpretazioni del disturbo. Alcuni ritengono che derivi da uno sviluppo sessuale interrotto in una fase infantile, con una fissazione sul piacere tattile, accomunandolo in parte al feticismo. A differenza del feticista, tuttavia, il frotteur non focalizza l’interesse su un oggetto, ma necessita della presenza di un’altra persona. Altri lo considerano una forma di "feticismo del tessuto", in cui l’eccitazione è legata al contatto con donne che indossano determinati abiti, generando il desiderio di sfiorarle o premere il proprio corpo contro di loro.
L'esordio del disturbo frotteuristico avviene solitamente in età adolescenziale o nella prima fase dell'età adulta, con un picco di incidenza tra i 15 e i 25 anni. Questo periodo della vita è significativo per lo sviluppo psicologico e sociale dell'individuo, e l’insorgenza di tale disturbo può essere influenzata da vari fattori psicologici, esperienze precoci, modelli di attaccamento e dinamiche evolutive.
Sviluppo sessuale e pubertÃ
L'adolescenza è un periodo in cui si verifica un'intensa riorganizzazione psicologica e fisiologica, inclusi i cambiamenti ormonali che influenzano la sessualità . L'aumento del desiderio sessuale, che coincide con la pubertà , può far emergere comportamenti sessuali problematici se l’individuo non sviluppa modalità adattive per gestire questi impulsi.
Alcuni adolescenti potrebbero non riuscire a trovare modalità adeguate per vivere la sessualità in modo sano e consensuale, portando a comportamenti devianze o impulsivi come il frotteurismo.
Esperienze precoci e traumi
Esperienze traumatiche o disfunzionali durante l'infanzia e l'adolescenza, come abusi sessuali, violenze fisiche o emotive, possono essere fattori determinanti nello sviluppo di comportamenti sessuali devianti. In alcuni casi, l’individuo potrebbe utilizzare il frotteurismo come una risposta inconscia a traumi non risolti o a esperienze di frustrazione sessuale. La ripetizione di un comportamento che porta a gratificazione sessuale può diventare una sorta di coping, ovvero un meccanismo per affrontare emozioni dolorose e difficoltà relazionali non elaborate.
Modelli di attaccamento
Il modello di attaccamento che si sviluppa nei primi anni di vita, in relazione alle esperienze di attaccamento primario con i genitori, può avere un impatto significativo sui comportamenti sessuali futuri.
Un attaccamento insicuro, specialmente se caratterizzato da carenze affettive, abusi emotivi o fisici, può predisporre l'individuo a sviluppare difficoltà nel gestire le proprie emozioni e i desideri sessuali.
Se l'attaccamento primario è stato disorganizzato o traumatico, la persona potrebbe avere difficoltà a stabilire relazioni affettive e sessuali sane, ricorrendo invece a comportamenti sessuali problematici come il frotteurismo per sentirsi "vicina" ad altre persone senza stabilire un contatto emotivo genuino.
Isolamento sociale e difficoltà relazionali
Molti giovani adulti che sviluppano il frotteurismo possono anche avere difficoltà nelle interazioni sociali e nelle relazioni intime. Questi individui potrebbero sentirsi emotivamente distanti o incapaci di stabilire legami sessuali e affettivi sani, e il frotteurismo rappresenta un tentativo di stabilire un contatto fisico senza le sfide emotive di una relazione sessuale reciproca. L'isolamento sociale, la timidezza e la difficoltà nel gestire l'intimità possono contribuire alla manifestazione del disturbo.
Condizionamenti e rinforzo del comportamento
Il frotteurismo può anche nascere e radicarsi attraverso il rinforzo positivo che il comportamento riceve, se la persona sperimenta un piacere immediato o gratificazione sessuale dal contatto con le altre persone. Questo tipo di comportamento può diventare un circolo vizioso, dove l'individuo si sente sollevato o soddisfatto dopo aver commesso l'atto, aumentando la probabilità che il comportamento si ripeta nel tempo.
Se l'individuo non affronta i propri impulsi in modo consapevole e sano, il disturbo può radicarsi ulteriormente nel corso degli anni.
Influenze culturali e media
Infine, l'influenza della cultura dei media e dei modelli sessuali distorti che possono essere percepiti come normali, come quelli trasmessi da pornografia o da rappresentazioni sessualizzate della realtà , può contribuire all’esordio di comportamenti sessuali problematici. L'adolescente o il giovane adulto potrebbe essere influenzato da immagini di sessualità consumistica o violenta, che possono alterare la percezione della sessualità e spingerlo verso pratiche sessuali non consensuali come il frotteurismo.
Tra normalità e patologia
In generale, il comportamento sessuale umano può variare notevolmente e può includere una gamma di fantasie e atti che vanno dal consensuale e reciproco all'auto-gratificazione. In molte situazioni, le fantasie sessuali non si traducono in azioni reali, e, quando vi è consenso tra gli adulti coinvolti, la sessualità è considerata una parte naturale della vita umana. Quindi, in alcune situazioni, il comportamento frotteuristico può non essere patologico, se la persona non porta le fantasie in azioni non consensuali e se queste non causano danno a sé o agli altri.
Quando però il comportamento si trasforma in una serie di atti di contatto fisico non consensuale persistenti, come nel caso del frotteurismo, e se tali atti sono ricorrenti per un periodo di almeno sei mesi, come specificato nel DSM, esso diventa patologico.
L’elemento fondamentale che distingue la normalità dalla patologia in questo caso è la mancanza di consenso e il fatto che il comportamento interferisce con la vita quotidiana e causa sofferenza al soggetto.
Varianti di Attrazione
Le varianti di attrazione, come quelle verso individui in età prepuberale o puberale, adulti o entrambi, sono indicative della diversa gravità o della natura delle fantasie sessuali e del comportamento frotteuristico.
Tali varianti non solo indicano la preferenza del soggetto per determinate fasce d’età , ma possono anche segnare un comportamento più problematico. In particolare, l’attrazione verso minorenni o soggetti prepuberi implica una violazione delle norme legali e etiche ed è considerata più pericolosa, sia per la persona che per la vittima.
a) Attrazione verso minorenni (sotto i 15 anni)
Questa variante comporta il rischio di esporre i minori a un danno psicologico significativo e violare le leggi relative agli abusi sessuali su minori. Il comportamento in questione non è solo patologico, ma anche illegale e non accettabile moralmente. Il frotteurismo in questa fascia di età è ritenuto particolarmente problematico, non solo dal punto di vista della salute mentale del soggetto, ma anche per le implicazioni legali e il danno che potrebbe infliggere ai minori.
b) Attrazione verso adulti
In questo caso, il comportamento può essere considerato meno estremo rispetto all’attrazione verso i minori, ma è comunque problematico se il contatto fisico non è consensuale e se il comportamento è persistente. Gli adulti sono in grado di dare un consenso sessuale, ma la violazione di tale consenso rende il comportamento comunque una forma di abuso, seppur non con l'intento di infliggere danno psicologico o fisico.
c) Attrazione verso entrambe le fasce d'etÃ
Quando il frotteur si sente attratto sia dagli adulti che dai minorenni, il comportamento può riflettere una instabilità psicologica e relazionale. La diversificazione dei comportamenti sessuali potrebbe essere un tentativo di soddisfare desideri sessuali non completamente controllabili, ma questo aspetto necessita di una valutazione psicologica approfondita per determinare il grado di pericolosità del comportamento.
Approcci terapeutici
Il trattamento del Disturbo Frotteuristico si basa su diversi aspetti:
Analisi della durata e dell’intensità del disturbo.
Esplorazione della storia personale e sessuale del soggetto.
Valutazione della motivazione al cambiamento.
Analisi delle difficoltà sociali e relazionali.
Promozione di relazioni più sane e funzionali.
Identificazione di eventuali conflitti familiari.
Esame delle emozioni provate durante gli episodi frotteuristici.
Ridefinizione dei limiti nelle interazioni interpersonali.
Aumento dell'autostima e superamento delle distorsioni cognitive, comprese eventuali percezioni negative di sé.
Riduzione della frequenza dei comportamenti frotteuristici.
Controllo degli impulsi e dei desideri sessuali.
Ristrutturazione delle credenze relative all’eccitazione e alla sessualità .
Sviluppo di una percezione più sana del proprio corpo e delle capacità relazionali.
La terapia di gruppo può essere particolarmente efficace, poiché il confronto con altre persone che affrontano la stessa problematica aiuta il paziente a elaborare il rifiuto, l’accettazione e la regolazione delle proprie emozioni.
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